5 leggende per spiegare i fenomeni naturali
1. Namazu, il pesce dei terremoti
In Giappone esiste una diffusa credenza che affonda nella mitologia del paese, e che vede una creatura mitologica vivere al di sotto della crosta del Giappone e che con i suoi colpi di coda è in grado di scatenare i terremoti: stiamo parlando di Namazu 鯰, l’enorme pesce gatto che secondo la tradizione sarebbe la causa dei terremoti in Giappone.
Secondo la leggenda, sotto alla superficie del Giappone si nasconderebbe questo gigantesco pescegatto di nome Namazu, tenuto a bada dal dio del tuono, Kashima, che ha posto una gigantesca pietra sopra alla sua testa ed il cui compito è quello di sorvegliare il pescegatto. Namazu vive nel fango, al di sotto della terra, e i suoi movimenti sono limitati da una grossa pietra controllata da Kashima. Quando Kashima lascia il suo posto di guardia, il pesce si agita e scuote le pinne, provocando i violenti terremoti che caratterizzano il paese.
2. Ruamoko, il Dio dei Terremoti e dei Vulcani
Nel mito della creazione Maori, il padre del cielo Ranginui e la madre della terra Papatuanuku si separarono per creare la terra e il cielo e permettere alla luce di entrare nel mondo.
Dopo che Rangi e Papa furono separati dai figli, Rangi pianse e le sue lacrime inondarono la terra. Per porre fine a questa situazione, i figli decisero di girare Papa a faccia in giù, in modo che Rangi e Papa non potessero più vedere il dolore dell'altro. Rūaumoko era al seno di sua madre quando ciò accadde, così fu trasportato nel mondo di sotto.
Ormai al buio e al freddo, Ruaumoko ricevette il fuoco per riscaldarsi e divenne la divinità protettrice dei vulcani e dei terremoti. Quando si sveglia, provoca terribili eruzioni e deve essere riaddormentato con la ninna nanna della madre.
3. Dagwanoenyent, la strega Tornado
Secondo la mitologia irochese, i tornado erano in realtà Dagwanoenyent, la figlia dello spirito del vento. Si dice che assumesse la forma di un turbine. La tribù Seneca la considerava una strega pericolosa e credeva che non potesse essere uccisa. Chiunque la facesse arrabbiare veniva raccolto e gettato a molte miglia di distanza.
In altre leggende, era ancora considerata temibile, ma poteva essere invocata in battaglia da chiunque conoscesse la canzone giusta da cantarle. Si dice anche che abbia donato a una coppia di fratelli tre capelli della sua testa, che permettevano loro di attirare la pioggia dal cielo ogni volta che ne avevano bisogno.
4. Raijin, il Dio del Fulmine
Raijin nella mitologia giapponese è il nome che indica il dio del tuono e dei fulmini. Il nome deriva dalla parola giapponese rai (tuono) e shin (dio).
Si racconta che Raijin nacque dalla coppia divina Izanagi e Izanami dopo la creazione del Giappone. Il Dio del tuono fu creato dal corpo in decomposizione della Dea Izanami quando questa era nello Yomi, la terra delle tenebre.
Raijin è spesso raffigurato con un’espressione feroce e spaventosa e il corpo muscoloso con capelli fluttuanti e leggeri. È circondato dai tamburi Taiko che suona per creare il suono del tuono. La divinità ha in mano grossi martelli che usa per suonarli. In alcuni casi, Raijin è ritratto con tre dita che si dice rappresentino il passato, il presente e il futuro.
5. Huracan, il Dio degli Uragani
Hurakán è una divinità maya. Il suo nome deriva dalla lingua Quiché, una variante del Maya: "jura", che significa uno, e "kan", che significa gamba, cioè "colui che ha una gamba sola". È una delle 13 divinità che parteciparono alla creazione dell'uomo dal mais, una leggenda scritta nel libro sacro dei Maya, il Popol Vuh.
Quando si infuria, nessuno può controllare la sua rabbia. Scende dalle nuvole sulla sua unica zampa e il suo piede, dotato di artigli prominenti, distrugge tutto ciò che incontra sul suo cammino. Questo è il potere colossale del "Cuore del cielo", meglio conosciuto come Hurakán, il dio del vento, del fuoco e delle tempeste.