Il piano di evacuazione
Obiettivi:
- Conoscere la propria scuola e la segnaletica
- Sapersi orientare in caso di emergenza
STEP BY STEP
PRIMA DI INIZIARE
Prima di svolgere questa attività è consigliabile aver svolto una prova di evacuazione.
L’insegnate introduce alla classe l’argomento dell'attività, ovvero l’osservazione e la comprensione del piano di emergenza della propria scuola.
Fornisce la definizione di Piano di Evacuazione presente nel glossario:
Piano di Evacuazione – Il piano di evacuazione scolastico è lo strumento operativo attraverso il quale devono essere studiate e pianificate le operazioni da compiere in caso di emergenza. In esso è presente il percorso da compiere in caso di evacuazione.
L’insegnante chiede alla classe quali sono le possibili situazioni in cui si deve abbandonare la classe e, se svolta, cosa si ricorda della prova di evacuazione. Ci si concentra sul piano di evacuazione.
L'insegnante può utilizzare le seguenti domande stimolo per favorire un dibattito:
- Dove siamo e qual è il percorso da compiere in caso di emergenza?
- Quali segnali riconosci?
- Chi deve fare cosa in caso di emergenza?
UN OCCHIO SUL PIANO
L’insegnante a questo punto recupera il Piano di Emergenza Una situazione critica che richiede un intervento urgente o immediato presente in aula e illustra le varie parti di cui è composto e il loro scopo, sottolineando che le informazioni presenti nel Piano possono essere utili ad una varietà di persone differenti della scuola, con ruoli e responsabilità diverse.
Dopo aver individuato qualcuna di queste persone, l'insegnante provvede a leggere alla classe la parte del Piano di Emergenza che è rivolta agli alunni e alle alunne.
Le indicazioni contenute sono comprensibili a tutti? Quali sono le parti più difficili per gli studenti?
QUIZ TIME!
Qui sono riportati i comportamenti e i ruoli comunemente contenuti nei piani di emergenza Una situazione critica che richiede un intervento urgente o immediato .
Ruoli definiti dal piano:
- 2 alunni apri-fila (1 alunno/a incaricato/a e 1 sostituto/a), per aprire le porte e guidare i compagni verso la zona di raccolta
- 2 alunni chiudi-fila (1 alunno/a incaricato/a e 1 sostituto/a), per assistere eventuali compagni in difficoltà e chiudere la porta dell'aula dopo aver controllato che tutti siano usciti;
- 2 ragazzi (1 alunno/a incaricato/a e 1 sostituto/a) con il compito di aiutare i disabili durante l'esodo
Comportamenti riportati nel piano:
- interrompere tutte le attività che si stanno svolgendo
- non raccogliere zaini o oggetti personali
- mettersi in fila e rimanere collegati nell'evacuazione
- assumere i ruoli previsti nel piano di emergenza
- seguire le indicazioni dell'insegnante mantenendo la calma, anche di fronte ad eventuali variazioni di tragitto
Per testare l’effettiva comprensione, l’insegnante propone alla classe un Quiz (vedi allegato "Il piano di evacuazione Strumento operativo attraverso il quale devono essere studiate e pianificate le operazioni da compiere in caso di emergenza. In esso è presente il percorso da compiere in caso di evacuazione. A scuola viene chiamato Piano di Evacuazione Scolastico - Quiz" in basso), chiedendo di indicare la risposta corretta tra le due opzioni proposte per ogni punto.
IL PIANO ILLUSTRATO
Una volta svolto il quiz e verificate le risposte corrette insieme, l'insegnante divide in gruppi la classe e distribuisce a ciascuno un cartoncino con una delle frasi corrette precedentemente identificate.
Ogni gruppo dovrà illustrare liberamente la frase su un foglio o piccolo cartoncino, avendo cura di riportare sotto una piccola didascalia che spieghi con parole semplici e facilmente comprensibili per un bambino o una bambina l'indicazione raffigurata. Ogni gruppo attaccherà il proprio disegno su un unico cartellone, creando un creativo collage che potrà essere ulteriormente arricchito e decorato tutti insieme.
Alla fine dell'attività la classe avrà prodotto il proprio Piano di Emergenza Una situazione critica che richiede un intervento urgente o immediato a misura di ragazzo e ragazza che potrà essere attaccato al muro della classe.
RIFLESSIONE CONCLUSIVA
L’insegnante, in plenaria, discute dell’importanza di utilizzare un linguaggio a misura di ragazzo e ragazza per rendere più comprensibili documenti importanti che fanno la differenza in emergenza Una situazione critica che richiede un intervento urgente o immediato .
L’insegnante può utilizzare le seguenti domande stimolo per guidare la discussione:
- Le indicazioni contenute nel piano sono maggiormente comprensibili e a tutte e tutte grazie alla “traduzione” in immagini?
- Ti sentivi pronto/pronta a spiegare il piano di emergenza ad un’altra classe prima di creare il piano a misura di ragazzo e ragazza?
- E adesso ti senti pronto/pronta a spiegare ad altre classi come ci si comporta in emergenza?
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