Sicuri a casa
Obiettivi:
- Conoscere i luoghi sicuri della propria casa in caso di terremoto
- Conoscere gli spazi e imparare a riconoscere i luoghi più sicuri
STEP BY STEP
Prima di iniziare
L’insegnante introduce l’attività chiedendo alla classe: Vi è mai stato raccontato da parenti o amici di forti terremoti che hanno colpito il vostro comune? E di terremoti importanti in altre zone dell’Italia?
La classificazione sismica
A questo punto l’insegnante introduce la definizione di classificazione sismica Distinzione del territorio italiano in quattro classi (da 1 a 4, dove 1 indica la massima pericolosità e 4 la pericolosità minima), in base all’intensità e frequenza dei terremoti del passato per consentire l’applicazione di speciali norme per le costruzioni nelle zone identificate come sismiche (presente nel glossario), lo strumento ideato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e dalla Protezione Civile Insieme di enti e soggetti pubblici e privati che lavorano insieme per tutelare la vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dalla possibilità di subire danni causati da un evento di origine naturale o antropica per suddividere il territorio nazionale in base alla frequenza e all’intensità dei terremoti del passato e associare a ciascun comune un valore di rischio La possibilità che un fenomeno possa causare danni alle persone, agli insediamenti e all’ambiente in un determinato periodo di tempo e in un’area determinata :
- Zona 1: è la zona dove la possibilità che si verifichi un forte terremoto Scossa improvvisa del suolo derivante dai movimenti della crosta terrestre è molto alta e il rischio associato è alto.
- Zona 2: è la zona dove la possibilità che si verifichi un forte terremoto è abbastanza alta e il rischio associato è medio.
- Zona 3: è la zona dove la possibilità che si verifichi un forte terremoto è minore delle zone 1 e 2 e il rischio associato è basso.
- Zona 4: è la zona dove la possibilità che si verifichi un terremoto è molto bassa e il rischio associato è molto basso.
L'insegnante poi chiede alla classe: Secondo voi in quale zona ci troviamo e come facciamo a capirlo?
È possibile cercare queste informazioni sul sito della Protezione Civile (link).
Le tipologie di danno
L’insegnante poi spiega alla classe che la classificazione sismica Distinzione del territorio italiano in quattro classi (da 1 a 4, dove 1 indica la massima pericolosità e 4 la pericolosità minima), in base all’intensità e frequenza dei terremoti del passato per consentire l’applicazione di speciali norme per le costruzioni nelle zone identificate come sismiche è necessaria per introdurre regole più o meno restrittive per la costruzione degli edifici in una determinata zona: dove il pericolo Probabilità che in un determinato luogo si verifichi un evento calamitoso di una determinata intensità entro un determinato periodo di tempo è maggiore, infatti, è necessario costruire edifici più resistenti e meno soggetti a subire danni.
Quando si verifica un terremoto Scossa improvvisa del suolo derivante dai movimenti della crosta terrestre i danni che possono interessare un edificio sono di 2 tipi:
- STRUTTURALI: riguardano pilastri, travi, muri maestri e altri elementi portanti
- NON STRUTTURALI: riguardano quegli elementi che non determinano la stabilità di un edificio, ad esempio balconi o comignoli.
Non è facile prevedere in che modo un edificio si danneggerà, poiché i fattori che entrano in gioco sono molteplici: i materiali utilizzati, il modo in cui è realizzata la struttura, l’età dell’edificio, ecc., ma è possibile analizzare gli elementi presenti nelle proprie abitazioni per conoscere quali riferimenti si hanno in caso di pericolo sismico.
Proteggersi dai danni in casa
A questo punto l’insegnante condivide con la classe una Griglia di Osservazione (vedi allegato "Sicuri a casa - Griglia di osservazione" in basso) per immaginare in che modo potersi riparare nella propria abitazione in caso di terremoto Scossa improvvisa del suolo derivante dai movimenti della crosta terrestre . Per svolgere l’attività, è utile avere una planimetria della propria casa con tutte le informazioni strutturali dell’edificio. Se non fosse disponibile la planimetria, la planimetria può essere disegnata indicando dove si trovano i muri, i muri portanti (generalmente quelli più spessi) le porte, le finestre, i balconi. In aggiunta a queste si possono inserire informazioni extra, ad esempio lavori o restauri compiuti.
Con l’aiuto della propria famiglia ognuno andrà ad individuare gli elementi presenti nella propria casa e li annoterà nella griglia fornita dall’insegnante. Tornati in classe, si condividono le informazioni raccolte e si discute su quali siano gli elementi comuni in tutte le case che possono aiutarci a proteggerci in caso di terremoto.
Riflessione conclusiva
Quali sono le azioni principali da compiere in caso di terremoto Scossa improvvisa del suolo derivante dai movimenti della crosta terrestre ? Cosa è importante sapere della nostra casa che in caso di terremoto ci può salvare la vita? L’insegnante può distribuire in classe una lista di Comportamenti corretti (vedi allegato "Sicuri a casa - Comportamenti corretti" in basso) per guidare una discussione con la classe sui su come comportarsi in caso di terremoto.
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