Una cosa alla volta...
Obiettivi:
- Familiarizzare con concetti chiave legati al ciclo di gestione dei disastri
- Essere più preparati ad affrontare situazioni di emergenza dovute al terremoto
- Conoscere i comportamenti corretti da adottare in emergenza
STEP BY STEP
PRIMA DI INIZIARE
L'insegnante introduce l'attività, spiegando agli alunni l'importanza di avere consapevolezza dei comportamenti da seguire e quelli da evitare in caso di un terremoto. Questa consapevolezza è infatti fondamentale per prevenire e mitigare i danni e può suddividersi in 3 fasi: prima, durante e dopo l'evento terremoto.
ASSOCIA LA FASE!
L’insegnante, a questo punto, divide la classe in squadre e attribuisce a ciascuna un colore di rappresentanza.
Attacca su una parete 3 grandi fogli bianchi, uno per ciascuna delle fasi identificate in precedenza (PRIMA - DURANTE - DOPO).
Servendosi della scheda "Comportamenti" (vedi allegato "Una cosa alla volta - Comportamenti" in basso), fornisce a ciascun gruppo tanti foglietti o post-it quanti sono i comportamenti legati alle differenti fasi del terremoto Scossa improvvisa del suolo derivante dai movimenti della crosta terrestre .
A quel punto ogni squadra dovrà associare ciascuno dei comportamenti ricevuti alla corretta fase di appartenenza, attaccando il comportamento sul foglio relativo. Ogni squadra dovrà colorare con il colore assegnato ogni post-it, per riconoscere i propri alla fine del gioco.
A mo’ di staffetta, entro 5 minuti (l'insegnante può decidere di aumentare o diminuire questo tempo), i vari membri delle squadre dovranno attaccare i propri post-it sotto la fase corrispondente. Per rendere più complicata e avvincente la sfida, l'insegnante può decidere di inserire anche elementi fuorvianti o comportamenti errati.
Vincerà il gioco la squadra che associa il maggior numero di comportamenti con la fase corretta entro tempo stabilito.
L'insegnante, dopo aver ristabilito il corretto posizionamento di tutti i comportamenti, guida la discussione con alcune domande stimolo come ad esempio:
- Quale di questi comportamenti non conoscevi?
- Secondo te, c'è una fase più importante delle altre? E perché?
LE FASI DELL'EMERGENZA
Dopo aver raccolto i feedback della classe, l’insegnante scrive su ognuno dei fogli le seguenti parole:
- PREVISIONE Fase del ciclo della gestione dei rischi che ha lo scopo di identificare e studiare dei possibili scenari di rischio
- PREVENZIONE E PREPARAZIONE
- GESTIONE DELL’ EMERGENZA Una situazione critica che richiede un intervento urgente o immediato
- SUPERAMENTO DELL’EMERGENZA
Alla classe, chiede in che modo ciascuna di queste parole può agire nella fase associata (es., come la PREVENZIONE agisce PRIMA che si verifichi un terremoto Scossa improvvisa del suolo derivante dai movimenti della crosta terrestre ? E la GESTIONE DELL'EMERGENZA Fase del ciclo della gestione dei rischi con lo scopo di attuare interventi per l’assistenza e il soccorso in modo integrato e coordinato dopo un alluvione Fuoriuscita dell’acqua contenuta in un fiume per cause naturali (forti piogge) o a cause delle attività umane, che comporta l’allagamento di centri abitati o industriali, infrastrutture, vie di comunicazione e aree agricole ?).
COSTRUZIONE PARTECIPATA DELLE DEFINIZIONI
Si determinano insieme le definizioni di PREVISIONE Fase del ciclo della gestione dei rischi che ha lo scopo di identificare e studiare dei possibili scenari di rischio - PREVENZIONE E PREPARAZIONE - GESTIONE DELL’ EMERGENZA Una situazione critica che richiede un intervento urgente o immediato - SUPERAMENTO DELL’EMERGENZA.
Ci si può aiutare con le definizioni complete consultabili nel sito del Dipartimento della Protezione Civile Insieme di enti e soggetti pubblici e privati che lavorano insieme per tutelare la vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dalla possibilità di subire danni causati da un evento di origine naturale o antropica (link).
RIFLESSIONE CONCLUSIVA
Una volta appresi ed interiorizzati i concetti del ciclo dell'emergenze, l'iunsegnante può suggerire una riflessione finale a partire dai comportamenti che si sono visti, cercando di individuare quelli che ognuno e ognuna può concretamente attuare, quelli per i quali è necessario l’aiuto di un adulto e quelli per i quali occorre rivolgersi a tecnici e esperti.
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